domenica 24 aprile 2016

Biscotti sablèe all'olio d'oliva con farina di riso al profumo d'anice stellato

Se la mia prima proposta è nata e si è sviluppata su un cammino disseminato di dubbi e indecisioni, questa mia seconda ricetta è stata la cosiddetta quadratura del cerchio: buona la prima, insomma! L'ho decisa e l'ho eseguita dritta come un treno, dalla fase delle pesate fino all'assaggio: ho optato per una sablèe all'olio extravergine di oliva con farina di riso e al profumo di anice stellato, quindi una ricetta senza latticini e senza glutine, tuttavia di grandissimo gusto. Dani e Juri del blog Acqua e Menta, vincendo la scorsa sfida e scegliendo i biscotti hanno posto una vera e propria pietra miliare sia nell'MTC sia nel mondo dei biscotti, ne sono certa!
Ingredienti

(per 2 leccarde):

- 208 g di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale
- 3 o 4 g di anice stellato in polvere
- 105 g di zucchero a velo
- 1 uovo intero e 1 tuorlo
- 250 g di farina di riso

PREPARAZIONE

In una ciotola di vetro montate leggermente l'olio con gli aromi e il sale, aggiungete le uova e lo zucchero continuando a mescolare con una frusta e, infine, a più riprese, la farina di riso. Amalgamate bene dopodichè ponete il composto in frigo per un'oretta prima dell'uso.

Essendo l'impasto non proprio solido ma plastico, trasferitelo in una sac-a-poche e con una bocchetta larga a vostro gusto staccate dei segmenti di pasta su una leccarda rivestita di carta da forno, lasciando un paio di centimetri tra un biscotto e l'altro. Infornate per 20-25 minuti in forno statico preriscaldato a 170°C, sfornate e lasciate raffreddare. Servite con un soffio di zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo alla sfida di aprile, la n.56, dell'MTC.

4 commenti:

  1. Ciao Rosanna, bello l'idea della farina di riso per farli ancora più tolleranti. Per quanto riguarda la sabbiatura non so se hai scritto male nel post, ma se prima no unisci la farina al grasso, non otterrai una sablé come si deve!

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    1. Grazie Juri! De iure ho scritto male ma de facto il procedimento ha seguito il protocollo!!

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  2. Buona la rima- e come fare a non essere d'accordo? Salute&semplicità, che si uniscono in un biscotto, dal punto di vista degli ingredienti e del gusto.
    Come ti faceva notare Dani, non usare il termine "sabbiare" in questo contesto perchè la sabbiatura si ha quando unisci la farina al grasso e si forma un composto a briciole, che nella consistenza ricorda appunto la sabbia. Qui bastava dire "unire" :-) Ottimo risultato, comunque, brava!

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    1. Grazie Alessandra, ho apportato la modifica. Avevo la testa piena di ricette lette ovunque e sono andata in automatico durante la redazione della mia. Perdono!!

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